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Perle 2024
Sezione Autunno

laReverdie in concerto

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Sabato 26 ottobre 2024, ore 21.00
San Vito al Tagliamento, Teatro Arrigoni

 

laReverdie in:

"L'Occhio del Cor"
L'amore cieco nella musica di Francesco Landini

 

Programma

Po’ che partir convienmi, donna cara – ballata
Tante belleze in questa donna stanno – ballata
Che cosa è questa, Amor, che ‘l ciel produce – ballata
Nella tuo luce tien’ la vita mia – ballata
Non arà mai pietà questa mia dona – ballata strumentale
L’alma mie piange – ballata
Gram piant’agli occhi – ballata
Per un amante rio tal pena sento – ballata
Divennon gli occhi mie, nel partir duro – ballata
Ochi dolenti mie, ché pur piangete – ballata
Mostrommi Amor, già fra le verdi fronde – ballata
Che pena [è] questa [al cor] – ballata strumentale
Non per fallir di me tuo vista pia – ballata
Muort’oramai, de[h], misero dolente – ballata
Guard’una volta in cià verso ‘l tuo servo – ballata

 

laReverdie
Claudia Caffagni, voce, liuto
Livia Caffagni, voce, viella, flauti
Elisabetta de Mircovich, voce, viella, ribeca
Teodora Tommasi, voce, arpa, flauti
Matteo Zenatti, voce, arpa, tamburello
con la partecipazione di
Christophe Deslignes, organetto



Ingresso libero


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laReverdie

 

laReverdie

 

Nel 1986 due coppie di giovanissime sorelle fondano l’ensemble di musica medievale laReverdie: il nome, ispirato al genere poetico che celebra il rinnovamento primaverile, rivela la principale caratteristica di un gruppo che nel corso degli anni continua a stupire e coinvolgere pubblico e critica per la sua capacità di approccio sempre nuovo ai diversi stili e repertori del vasto patrimonio musicale del Medioevo e del primo Rinascimento. L’assidua ricerca e l’esperienza accumulata in oltre trent’anni di attività, hanno fatto de laReverdie un gruppo unico per affiatamento, entusiasmo e acclamato virtuosismo vocale e strumentale.
laReverdie svolge una regolare e intensa attività concertistica in Italia e in diversi paesi tra cui Svizzera, Germania, Austria, Inghilterra, Belgio, Olanda, Francia, Spagna, Portogallo, Slovenia, Polonia, Ungheria, Svezia, Messico.
Ha registrato per Radio3 (Italia), Süddeutscher Rundfunk, Bayerischer Rundfunk, Südwest Rundfunk e Westdeutscher Rundfunk (Germania), BRT3, Radio Klara (Belgio), France Musique (Francia), ORF 1 (Austria), Antenna 2 (Portogallo), Rne e RTVE (Spagna), Radio2 (Polonia), Radio Televizija Slovenja (Slovenia), Espace2 (Svizzera), KRO Radio4 (Olanda).

Ha all’attivo una ventina di registrazioni discografiche per ARCANA/Outhere Music molte delle quali in co-produzione con WDR, insignite di numerosi premi della critica internazionale, fra cui il Diapason d’Or de l’année 1993 che ha lanciato la loro carriera. Gli ultimi Cd hanno ricevuto la nomination all’International Classical Music Awards (2010, 2014, 2019) per la categoria Early Music. Dall'estesa discografia de laReverdie è stato tratto integralmente il Cd dedicato al Medioevo per la collana I Classici della Musica pubblicato dal Corriere della Sera nel 2007.

 

Presentazione

 

Francesco Landini, (nato nel 1325 o nel 1335, morto nel 1397) fu il più celebre compositore italiano del suo tempo, oltre che poeta famosissimo. Le sue composizioni, che godettero di grande prestigio e diffusione nel Trecento non solo a Firenze, costituiscono più di un quarto dell’intera produzione musicale italiana del Trecento che è sopravvissuta fino a noi. Com’è noto, Francesco perdette la vista all’età di 7 anni a causa del vaiolo, ma nonostante la sua tragica invalidità, egli eccelse nello studio della musica e di tutte le arti liberali, divenendo un acclamato compositore, poeta, virtuoso di organo e di altri strumenti, raffinato cantante, erudito, costruttore di strumenti.
Landini è nato e cresciuto in un ambiente artisticamente molto stimolante: il padre, Jacopo del Casentino lavorò con pittori celeberrimi come Giotto e Taddeo Gaddi; uno dei suoi due fratelli era musicista, l’altro pittore come il padre. Francesco compose personalmente i testi di moltissimi dei suoi meravigliosi brani, le cui tematiche si incanalano nell’estetica del Dolce Stil Novo per quanto riguarda i contenuti amorosi, mentre quelli di contenuto filosofico sono pienamente inseriti nell’ambiente letterario, filosofico ed artistico della Firenze del Trecento.
Può la mancanza della vista aver condizionato la produzione poetica di Landini? Sicuramente ha condizionato la sua estrema sensibilità musicale, e il gruppo strumentale e vocale “laReverdie” in questa antologia, frutto di un amore più che trentennale verso questo compositore geniale, si addentra nella sua opera alla ricerca dei segnali che la perdita della vista può aver impresso nei versi e nella musica del musicista, soprannominato dai suoi contemporanei Magister Coecus, cioè “il Maestro Cieco”. Per Landini, come per molti altri poeti italiani, da Cino da Pistoia a Guido Cavalcanti, da Dante a Petrarca, il riferimento al senso della vista è quasi un’ossessione, gli occhi sono il passaggio obbligato, una sorta di portale privilegiato da cui l’amore e l’ispirazione trasmessa da questo sentimento giunge all’animo, elevandolo alla gioia o gettandolo nella disperazione. Ma nei testi di Landini, forse più spesso della descrizione della gioia della visione, è assai più frequente l’accenno alla malinconia del non poter vedere l’amata o il riferimento alla propria cecità in termini di fiera e coraggiosa rassegnazione. Francesco Landini appare raffigurato con gli occhi chiusi nel Codice Squarcialupi (uno dei due principali manoscritti dell’epoca che trasmettono la sua produzione musicale), ma nella ballata Poi che partir convienmi troviamo in un verso un accenno che svela il senso nascosto al quale, in mancanza della vista, ricorre Magister Franciscus Coecus:
Amor tanto piacer nel vago viso / di questa donna ha posto, che m’uccide / solo il pensier ch’io sia da lei diviso, / benché l’occhio del cor sempre la vede.

È questo “occhio del cuore” il senso nascosto del grande Francesco Landini, grazie al quale i suoi versi e la sua musica riescono ancora oggi a trasmetterci bellezza, emozione, eleganza e raffinatezza.

 


Sostengono Perle e ILMAestate 2024:

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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